Per il secondo anno l’Assemblea annuale dell’Azione Cattolica di Carpi, riunitasi nella parrocchia di Novi domenica 29 ottobre, si è svolta attraverso la modalità sinodale. “Parola e discernimento”, “Ascolto e dialogo” e “Missione e generatività” sono gli strumenti che hanno accompagnato il pomeriggio di assemblea.
La prima parte del pomeriggio è stata dedicata all’icona biblica scelta dall’AC nazionale per il percorso assembleare: Atti 10,34-48, accompagnata da un breve commento da parte dell’assistente generale don Carlo Bellini perché per rimettersi in cammino bisogna ripartire dalla Parola, che costituisce il nostro unico vero modo per leggere la realtà, accettare le fatiche e crescere da fedeli discepoli del Signore e testimoni della gioia.
Lo stile è quello della prima comunità cristiana che per affrontare le difficoltà ha dovuto fare discernimento. Nel brano di Atti scelto emerge che Dio si rivela a un gruppo di persone (le più diverse fra loro) in un momento di ordinaria quotidianità, ma poi si lascia a poco a poco percepire nell’ascolto e nel dialogo che si sviluppa in un gruppo eterogeneo attraverso l’azione imprevedibile dello Spirito Santo. Questo ci insegna che la storia della Chiesa procede con l’inclusione di tutti attraverso il dono dello Spirito Santo.
Con questa Parola nel cuore, l’assemblea si è poi suddivisa in gruppi di “conversazione spirituale”, cioè gruppi di dialogo strutturati su tre fasi – “Prendere la parola” (raccontare la propria esperienza), “Uscire da sé” (cosa mi ha colpito delle esperienza degli altri), “Costruire insieme” (sintesi dei punti chiave emersi) – su quattro diverse tematiche: “Persone e comunità”, “Comunione e responsabilità”, “Formazione e cultura” e “Spiritualità e sinodalità”.
Il frutto dei lavori di gruppo verrà presentato dalla presidente Carlotta Coccapani durante l’Assemblea elettiva che si terrà a febbraio 2024 per formare il nuovo Consiglio diocesano che accompagnerà l’associazione nel prossimo triennio.
Per l’Azione Cattolica questo è un tempo di discernimento comunitario da vivere completamente immersi nel cammino sinodale della Chiesa; è un tempo di grazia poter vivere la fase del rinnovo democratico delle cariche elettive nelle singole parrocchie e a livello diocesano, animati dal desiderio di contribuire a questo passaggio così significativo della Chiesa del dopo Concilio.
Siamo consapevoli che il nostro compito di laici associati è quello di essere profondamente immersi nella complessità di questo tempo, riconoscendo la possibilità concreta di esprimere una vita fraterna inclusiva e solidale, prossima e accogliente, generosa e competente. In questo modo sapremo corrispondere all’invito del papa a collaborare affinché il processo sinodale sia concreto e non astratto, inclusivo e non autoreferenziale (papa Francesco, 30 aprile 2023).
In questo lavoro di coinvolgimento e attivazione della partecipazione di ogni ragazzo, giovane e adulto, vogliamo prenderci cura delle diverse condizioni e situazioni di vita, della pluralità dei territori e delle realtà urbane: potremo farlo ponendo attenzione alle persone, ai loro tempi di vita, senza stancarci di invitare, proporre, incoraggiare, promuovere una vita associativa che faccia spazio a tutti e tutte, a ciascuna e ciascuno. Riaffermiamo la nostra scelta democratica, non già per regolare il rinnovo delle cariche interne, ma come pratica formativa e sociale di corresponsabilità e di esercizio di costruzione del Bene di “noi-tutti”.
Continuiamo ad attraversare le sfide di questo tempo, cercando insieme di leggerne i segni e di coltivare uno sguardo contemplativo capace di entrare in profondità, tenendo lo sguardo fisso sul Signore Gesù che continua a dire bene di noi e ad avere fiducia nella capacità di bene e di trasformazione di chi si mette con umiltà e gratuità al servizio dei fratelli.